Perché prendere consapevolezza del nostro perineo, ovvero del pavimento pelvico? Dove si trova e perché è così importante? Ce lo spiega Loredana La Torre, fisioterapista e autrice del Libro “Triangoli dimenticati. Dove abita il perineo” (2014, Ediz. PS) che Curarelacistite.it ha intervistato per far conoscere alle nostre lettrici (e lettori) il nuovo approccio, teorico e pratico, che la dottoressa propone verso la consapevolezza del perineo, e non solo.
Chi è Loredana La Torre?
Sono una fisioterapista con una formazione neurologica ed ortopedica, insegnante Feldenkrais®, specializzata in tecniche posturali e uroriabilitazione. Da anni studio e lavoro sulle alterazioni posturali e pelvi-perineali.
Cosa propone il suo approccio innovativo?
Le mie lezioni servono ad aumentare la consapevolezza corporea; si porta attenzione al respiro, al movimento, alle posture che adottiamo, ai visceri addominali e agli organi del piccolo bacino (utero, vescica e retto). Attraverso un lavoro pratico esperienziale si apprendono tecniche respiratorie e movimenti funzionali atti a determinare una decompressione della zona addominale e pelvica. Si risvegliano e si attivano i muscoli perineali integrandoli con gli altri muscoli del corpo. Attraverso tavole anatomiche si impara ad osservare e conoscere la zona urogenitale ed anale. Nei miei incontri insegno alle donne come prendersi cura quotidianamente della zona urogenitale ed anale. La mente si calma, l’ansia diminuisce, è un benessere psicofisico, una vera integrazione mente-corpo.
Consapevolezza del nostro corpo, in particolare del perineo. Perché?
Il pavimento pelvico, o perineo, è quell’insieme di legamenti, fasce, tessuti connettivali, e muscolari situati a varie altezze, con forme ed orientamenti diversi che occupano uno spazio compreso tra sacro-coccige-ischi-pube. Se osserviamo la donna in posizione ginecologica possiamo vedere il rombo perineale, formato da un triangolo anteriore o urogenitale, e un triangolo posteriore, dove troviamo lo sfintere anale esterno.
I muscoli superficiali sono collocati tra vulva, uretra, vagina e ano.
La muscolatura profonda sostiene la vescica, l’utero e il retto nella donna, vescica e retto nel maschio.
Si tratta di una zona spesso dimenticata: molte donne ne sentono parlare per la prima volta in occasione del parto o quando iniziano ad avere problemi di incontinenza, o durante la menopausa.
E’ importante conoscere e attivare i muscoli perineali anche in giovane età, informare le sportive o tutte coloro che svolgono un’intensa attività di lavoro corporeo al grande ruolo che questi muscoli hanno sulla postura, sulla sessualità, la defecazione, la minzione, la gravidanza e il parto.
Cosa suggerisce per approfondire la nostra consapevolezza?
Staccarsi da qualsiasi connessione, pensare a se stessi. Per facilitare l’attenzione verso il proprio corpo, organizzo dei laboratori con più persone che hanno esigenze e problematiche diverse. Insieme si può fare molto. Attraverso il tocco si riconosce il tessuto osseo da quello muscolare, si entra con chiarezza nel lavoro delle pressioni, si capisce la chiara relazione che intercorre tra il respiro, la voce, i muscoli perineali e addominali. Sono tanti i laboratori pratico-esperienziali per vivere l’esperienza corporea e arrivare gradatamente a una postura idonea e funzionale.
Quali sono i vantaggi di un perineo ben allenato?
Parlerei di muscoli perineali in equilibrio più che ben allenati. Perché sia l’ipotono o l’ipertono di questi muscoli possono alterare l’equilibrio degli organi e della postura. Non c’è età per imparare. Certo, se la consapevolezza avvenisse fin dalla giovane età, potremmo prevenire tante alterazioni pelvi – perineali. Oggi è in aumento il dolore pelvico cronico, le cause possono essere molteplici, bisogna capire per poter curare.
Una visione più consapevole del nostro corpo permette un maggiore controllo sulle nostre funzioni, sulla vita sessuale e ci fa vivere meglio.
Loredana La Torre
Triangoli dimenticati. Dove abita il perineo
2014, Ediz. PS (135 pgg)