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Omega-3 e statine: in associazione contro l’ipertrigliceridemia

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Il Prof. Roberto Volpe, Lipidologo e Ricercatore del CNR di Roma, sottolinea come gli Omega-3 agiscano efficacemente contro l’ipetrigliceridemia, ma ricorda che possono essere anche associati in tutta sicurezza ai farmaci di riferimento per l’ipercolesterolemia.

Gli Omega-3 agiscono efficacemente contro le ipertigliceridemie, ma le ipertrigliceridemia talvolta non sono isolate e si presentano associate al colesterolo elevato: è la cosiddetta “iperlipemia combinata” o “iperlipemia mista”.

Ebbene, caratteristica degli Omega-3 è che possono essere associati ai farmaci di riferimento per le ipercolesterolemia: le statine. E possono essere associati in tutta sicurezza.

Gli Omega-3 riducono i trigliceridi elevati, le statine riducono il colesterolo elevato, trattamento continuativo a lungo termine; e questo trattamento, la loro combinazione, non comporta alcun effetto collaterale, classico ad esempio di altre associazioni – come le statine quando vengono associate a dei fibrati.

Questo aspetto della sicurezza è fondamentale perché il trattamento è per tutta la vita, quindi avere a disposizione un farmaco che è monoterapia o Omega-3 e statine in associazione sicura è fondamentale per migliorare l’adesione dei pazienti al trattamento. E se i pazienti aderiscono al trattamento, facciamo una vera prevenzione cardiovascolare perché teniamo costantemente ridotti i trigliceridi e, nel caso dell’associazione, anche il colesterolo.