La risposta è che non esistono, dei sintomi specifici, il colesterolo alto è un disturbo che interessa il 38% della popolazione italiana, ma alti livelli di colesterolo non danno sintomi e molte persone non sanno di averli. Un semplice esame del sangue è l’unico modo per monitorare i valori di colesterolo e prevenire – anche con i nutraceutici giusti – i rischi cardiovascolari associati.
Il colesterolo alto (oltre i 240 mg/dl) è molto pericoloso per la salute del cuore e delle arterie. E’ infatti il principale fattore di rischio dell’aterosclerosi, una condizione in cui il cosiddetto “colesterolo cattivo” o colesterolo LDL in eccesso si accumula sulle pareti dei vasi sanguigni e crea dei restringimenti (placca aterosclerotica) che possono ostacolare o addirittura bloccare il flusso di sangue nei vasi causando infarto, ictus o angina.
Le LDL (Low Density Lipoprotein) sono particelle che trasportano trigliceridi ma soprattutto colesterolo dal sangue fino ai tessuti. Entro i limiti sono molto utili per l’organismo, in quanto distribuiscono colesterolo alle cellule che ne hanno bisogno per il loro buon funzionamento, mentre diventano pericolosi quando superano i valori consentiti (oltre i 240 mg/dl).
Ma non tutto il colesterolo è nocivo, per una buona salute cardiovascolare è importante che i valori del cosiddetto “colesterolo buono” o colesterolo HDL siano alti (50 – 59 mg/dL). Questo perché le HDL (High Density Lipoprotein), funzionano da “spazzini” del colesterolo, lo prelevano dai tessuti e lo portano al fegato dove viene eliminato evitando così che si possa accumulare nei vasi.
L’ipercolesterolemia (colesterolo totale alto) è purtroppo asintomatica, pertanto senza un adeguato controllo dei valori dei lipidi nel sangue si rischia un progressivo aggravamento fino alla formazione della placca e delle sue temibili complicanze cardiache.
Come accorgersi del colesterolo alto prima che si aggravi?
In assenza di sintomi la prevenzione è senza dubbio la migliore arma. A questo proposito le Linee Guida Europee (ESC-EAS) sono molto chiare. Secondo le recenti raccomandazioni gli uomini dopo i 40 anni e le donne dopo i 50 dovrebbero effettuare un esame del sangue per verificare i livelli di colesterolo e trigliceridi. Mentre l’esame va addirittura anticipato per chi presenta altri fattori di rischio quali ipertensione, diabete, obesità, dislipidemie familiari.
Contrastare il colesterolo con i nutraceutici e la dieta
Nelle Linee Guida, inoltre, si sostiene e ufficializza l’utilizzo dei “nutraceutici“, ovvero di principi attivi naturali, per il controllo del colesterolo alto, in associazione ai farmaci o isolatamente in casi specifici. In questa direzione, per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue è oggi disponibile un innovativo integratore alimentare, che sfrutta l’azione sinergica di tre composti vegetali: fitosteroli, riso rosso fermentato e idrossitirosolo. Questa “triade naturale” agisce efficacemente sul colesterolo alto con una triplice azione:
- fitosteroli: molto simili per struttura al colesterolo, “ingannano” l’intestino che li assorbe al suo posto, riducendo così il colesterolo assunto con la dieta (colesterolo esogeno);
- riso rosso fermentato: contiene monacolina K che blocca la sintesi di colesterolo a livello del fegato, riducendo così il colesterolo prodotto dall’organismo stesso (colesterolo endogeno);
- idrossitirosolo: blocca l’ossidazione del colesterolo cattivo e previene il danno alle pareti dei vasi.
Importante anche la dieta per i livelli di colesterolo nel sangue: infatti una dieta non bilanciata può causare ipercolesterolemia e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Invece, una dieta equilibrata, che contenga una quantità di calorie globalmente proporzionale a quante realmente ne consumiamo, che prediliga cibi sani come verdure, pesce, carni bianche e frutta e alimenti ricchi di Omega-3, aiuta a gestire il livello di colesterolo nel sangue.
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