Trigliceridi: cosa sono
Uno dei più comuni e diffusi campanelli d’allarme per la nostra salute, che si riscontra dall’esito degli esami del sangue, sono i trigliceridi alti.
I trigliceridi sono molecole lipidiche, formate da tre acidi grassi a lunga catena, presenti nel nostro corpo sia per predisposizione genetica, sia introdotte attraverso ciò che mangiamo ogni giorno (grassi vegetali e animali).
Una piccola parte viene sintetizzata dal fegato per dare energia ai muscoli del corpo, ma la restante si accumula semplicemente sotto forma di grasso.
Trigliceridi alti: l’ipertrigliceridemia
Quando il loro livello è superiore ai 200 mg/dL, si può parlare di una situazione di ipertrigliceridemia, o trigliceridi alti.
Se trascurata, l’ipertrigliceridemia può causare:
- problemi gravi al cuore e al sistema cardiocircolatorio (che possono causare infarto, ictus, angina pectoris o trombosi)
- ipertensione
- arteriosclerosi
- abbassamento dei valori del colesterolo buono (HDL)
- un evidente stato di sovrappeso (che può degenerare in obesità o sindrome metabolica).
Le cause
Le cause dei trigliceridi alti nel sangue sono spesso da ricercare in uno stile di vita scorretto, nella carenza o completa assenza di attività fisica, unita ad una dieta poco bilanciata e ad abitudini alimentari sbagliate. Vi sono anche cause genetiche, secondarie (assunzione di farmaci) o legate a particolari condizioni fisiologiche, come la gravidanza, e solo il consulto con il proprio Medico o con lo Specialista aiuterà a individuare la causa specifica.
Consigli pratici per abbassare i trigliceridi alti
Per quanto riguarda le cause alimentari, agire sulla dieta si rivela quindi fondamentale e gli esperti suggeriscono diverse “sane abitudini”, alimentari e non, per contrastare i trigliceridi alti e vivere meglio in salute. Vediamone alcune.
- Agire sulle proprie abitudini alimentari quotidiane
- limitare la quantità di calorie assunte, per mantenere il più possibile costante nel tempo il peso forma
- evitare di bere alcol, soprattutto superalcolici e birra. Il vino, al contrario, se bevuto in quantità moderata (max 2 bicchieri per gli uomini e 1 per le donne, al giorno), grazie alle sue proprietà contribuisce ad abbassare i livelli del colesterolo cattivo (LDL).
- Consumare più piatti a base di pesce nell’arco della settimana
- grazie alla presenza di acidi grassi polinsaturi (Omega-3), il pesce è un ottimo alimento che ci aiuta a mantenere sotto controllo il livello di trigliceridi. Ovviamente, le fritture sono da evitare!
- Diminuire drasticamente il consumo di grassi saturi di origine animale
- Latticini (latte intero, burro, formaggi, prevalentemente quelli stagionati), i salumi e gli insaccati, la carne rossa in generale, sono dannosi se assunti spesso e in quantità eccessiva, a causa degli acidi grassi saturi che contengono. Essi sono dei veri nemici della salute e, determinando un aumento progressivo dei trigliceridi, rappresentano alto un fattore di rischio per l’insorgere di malattie cardiovascolari.
- In alternativa alle carne rossa, è preferibile consumare carni bianche come il pollo, il tacchino e il coniglio.
- Mangiare più verdura e legumi
- L’assunzione giornaliera di verdura, e frequente di legumi almeno tre volte a settimana, aiuta a controllare l’assorbimento intestinale dei grassi e ad aumentare l’apporto di fibre vegetali e di zuccheri a lenta digeribilità (poiché i legumi ne sono ricchi).
- Diminuire l’uso di zuccheri semplici
- Lo zucchero bianco e di canna, che comunemente utilizziamo e che è contenuto in moltissimi cibi industriali, il miele, il fruttosio e i dolcificanti a base di zucchero di frutta, dolciumi, gelati, marmellate e confetture, se assunti in eccesso vengono trasformati nel fegato in trigliceridi, allo scopo di essere immagazzinati. Lo stesso vale per la frutta (fichi, cachi, uva, mandarini), che va consumata, ma con moderazione, soprattutto per chi presenta già questo disturbo.
- Svolgere attività fisica in maniera costante
- E’ importante associare a un regime alimentare salutare anche un’attività fisica altrettanto salutare. Del movimento ogni giorno, costante e regolare, senza esagerazioni contribuisce a mantenere nella norma tutti i valori – a partire, appunto, dai trigliceridi – e a controllare il proprio peso corporeo.
- Un’ora di camminata a passo svelto ogni giorno aiuta a bruciare grassi e favorisce il corretto metabolismo dei trigliceridi alti con conseguente riduzione dei livelli di trigliceridi nel sangue.