Mal di schiena, dolori muscolari e articolari, piccoli traumi, leggere contratture, torcicollo, ma anche problemi reumatici: sono diverse le situazioni nelle quali può rivelarsi utile avere a disposizione antiinfiammatori non steroidei (FANS) in formulazioni differenti da quelle “tradizionali” per combattere il sintomo doloroso.
Considerando che un problema come la lombalgia interessa circa 15 milioni di italiani, con percentuali che tendono a crescere con l’età, i rimedi terapeutici di automedicazione, semplici e pratici nell’utilizzo, oltre che efficaci, risultano sicuramente un’arma in più contro il dolore.
Soprattutto in caso proprio di dolore dorsale e lombare localizzato, quando c’è la necessità di un’azione topica esclusivamente sull’area interessata, l’applicazione di un cerotto contro il mal di schiena è senza dubbio una scelta di notevole praticità e utilità.
Cerotti per il mal di schiena
Il mal di schiena è causato principalmente dal fisiologico invecchiamento osteo-articolare, ma molto spesso anche da contratture dei muscoli dorsali dovute a sforzi eccessivi, piccoli traumi, postura scorretta, sedentarietà, ecc. Non solo persone anziane dunque.
In tutti questi casi, i cerotti transdermici sono una soluzione ideale soprattutto per quei pazienti che fino a poco tempo fa non erano considerati “da trattare”: sportivi, escursionisti, giovani con lesioni da prestazione atletica, che apprezzano la praticità di questa modalità di trattamento.
Oggi ne esistono di efficaci e sicuri, grazie soprattutto al principio attivo impiegato, ovvero il diclofenac idrossietilpirrolidina (DIEP), un FANS in grado di inibire la sintesi delle sostanze proinfiammatorie del nostro organismo. Le innovative soluzioni adottate in questo genere di formulazioni permettono inoltre di ottenere una rapidità d’azione molto elevata e la disponibilità del principio attivo a lungo termine: in particolare, è l’utilizzo di un veicolo (epolamina) per salificare il diclofenac e aumentarne la solubilità in acqua a garantire la massima efficacia.
L’esigenza di fare ricorso al trattamento locale per mezzo di questi cerotti può nascere ad esempio dalla necessità di limitare gli effetti sistemici, soprattutto a livello gastrico.
L’azione circoscritta all’area colpita dal dolore e il rilascio graduale nell’arco di 12 ore del principio attivo attraverso la cute, rendono infatti i cerotti medicati una formulazione ad elevato profilo di tollerabilità, molto adatta anche a pazienti anziani o a chi soffre di disturbi gastrici e ha problemi ad assumere terapie orali.
Naturalmente però, l’efficacia di questi rimedi non elimina la necessità di osservare la regola generale di rivolgersi al medico per indagare le cause che hanno determinato il dolore.