Come per la maggior parte dei tumori, la guarigione dipende dalle condizioni generali di salute, dalla sede e dalla diffusione ai linfonodi regionali o ad altre parti dell’organismo.
Alcune note di Epidemiologia
I tumori della bocca e del cavo orale colpiscono solitamente i soggetti dai 40 anni in su.
Gli uomini tendono a sviluppare più frequentemente delle donne il tumore del labbro. Tra questi pazienti sono maggiormente a rischio le persone dalla pelle chiara che sono esposte più frequentemente per lavoro ai raggi solari ( come i muratori o gli agricoltori).
Il carcinoma linguale rappresenta il 30 per cento dei casi di diagnosi di neoplasia del cavo orale. Si stima che oltre il 90 per cento dei tumori della bocca abbiano origine dalle cellule epiteliali squamose.
Non è difficile supporre che il fumo di tabacco e l’assunzione di alcol, soprattutto in associazione, possano giocare un ruolo decisivo sul rischio di insorgenza di tale patologia.
Curioso il fatto che, ultimamente, nel corso di recenti indagini, sembra che l’incidenza di neoplasie del cavo orale negli uomini forti fumatori e che consumano alcolici sia in progressivo decremento, mentre nel sesso femminile le cose vadano esattamente al contrario.
Chi è stato in precedenza colpito da un tumore del cavo orale è soggetto ad un rischio più elevato di contrarre nuovamente un tumore della bocca o in un’altra zona della testa o del collo.
Quali sono i fattori di rischio?
- Fumo di sigaretta, sigaro, pipa
- Assunzione elevata di bevande alcoliche
- Eventi traumatici della superficie interna della bocca
- Scarsa igiene orale
- Tabacco da masticare
- Protesi dentarie posizionate in modo scorretto
- Esposizione eccessiva al sole ( soprattutto sulle labbra)
Condizioni precancerose
La condizione precancerosa ( o precancerosi) è un termine che definisce l’alta probabilità che un tessuto o una lesione possa trasformarsi in una neoplasia maligna.
- Le leucoplachie (placche biancastre non dolenti presenti sulla mucosa del cavo orale o della lingua),
- la stomatite nicotinica (infiammazione acuta o cronica della mucosa della bocca dovuta al fumo di sigaretta)
- la candidosi cronica
possono essere tre esempi di condizione precancerosa.
Spesso le condizioni precancerose si sviluppano come conseguenza di processi irritativi ed infiammatori cronici.
Per essere più chiari, pensiamo ad esempio ad una protesi mobile (dentiera) mal posizionata o che dopo un po’ di tempo “balla”. Una eventuale irritazione causata dalla stessa sulla mucosa orale, può generare un processo irritativo che forma una lesione precancerosa.
Vi invitiamo perciò a fare sempre presente al vostro dentista o igienista dentale queste alterazioni morfologiche del tessuto del cavo orale. Ogni piccolo cambiamento sospetto della mucosa o del tessuto del cavo orale non dovrà essere sottovalutato.
Sintomi e segnali da tenere in considerazione
Generalmente la improvvisa comparsa sulle mucose del cavo orale di una tumefazione (rigonfiamento) che non guarisce rapidamente, di una macchia bianco rossastra, di una ferita che sanguina e che non si risolve nei tempi normali, sono possibili segnali di allarme. La precoce manifestazione di una lesione pre-tumorale, una volta individuata, può cambiare il corso degli eventi.
Nel particolare raccomandiamo particolare attenzione a:
- Dolore o bruciore di natura sconosciuta persistente alle labbra, alla bocca o in gola.
- Formazione di una massa dolente ( tipo nodulo) sulle labbra, all’interno della bocca o in gola.
- Comparsa di una placca bianca o rossa sulle gengive, sulla lingua o sul rivestimento interno della bocca.
- Sanguinamento o intorpidimento (parestesia) all’interno della bocca.
- Mal di gola che non guarisce o sensazione della presenza di un corpo estraneo in gola.
- Difficoltà o dolore durante la masticazione o la deglutizione.
- Gonfiore della mascella che impedisce alla dentiera di aderire perfettamente e ne rende fastidioso l’uso.
- Dolore e difficoltà nel mettere la dentiera.
- Modificazioni della voce.
- Dolore alle orecchie.
- Ferite o placche rosse o bianco-rossastre che sanguinano e tardano a rimarginarsi.
- Difficoltà crescente ad una corretta masticazione.
Diagnosi
Se viene individuata nella cavità orale una zona anomala, solo una biopsia (prelievo ed esame microscopico di un pezzetto di tessuto) sarà in grado di stabilire se si tratta di cancro oppure no.
Bisognerà rivolgersi ad un Chirurgo Maxillo-Facciale o ad un Otorinolaringoiatra che provvederanno a rimuovere, con un piccolo intervento, una porzione di un’area sospetta. Verrà quindi esaminata al microscopio da un Medico Patologo per accertare eventualmente la presenza di cellule tumorali.
Il tumore della bocca , come la maggior parte delle neoplasie maligne, se riconosciuto in fase precoce, può essere curato con successo con elevate percentuali di guarigione. I casi diagnosticati in ritardo dipendono in genere dal fatto che il paziente sottovaluta i sintomi nel cavo orale e spesso ignora le caratteristiche ed rischi di questo tumore.
I principali esami per individuare i tumori del cavo orale, in assenza di sintomi, sono l’ispezione e la palpazione del pavimento della bocca e della lingua.
Stadiazione ( classificazione delle neoplasie in base all’estensione del tumore stesso)
Per conoscere la reale estensione di un tumore del cavo orale ed accertare eventualmente la presenza di metastasi nei linfonodi del collo, sarà necessario un esame clinico del paziente.
Il medico eseguirà una palpazione dei linfonodi del collo per rilevare la presenza di rigonfiamenti o di altre anomalie ed inoltre, se lo reputa opportuno, farà eseguire altri tipi di test. Lo scopo sarà quello di rilevare la presenza di metastasi a distanza o la presenza di un secondo tumore.
Nella maggior parte dei casi i test richiesti saranno i seguenti:
- Radiografia panoramica della mandibola
- Radiografia delle ossa facciali
- Risonanza Magnetica (RMN)
- Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) del cavo orale e del collo.
- Ecotomografia (Esame in cui si utilizzano ultrasuoni)
La cura di un tumore della bocca
I tumori del cavo orale possono essere curati con l’asportazione chirurgica del tumore, dei linfonodi circostanti o con un tipo particolare di radioterapia, la brachiterapia (trattamento con radiazioni ionizzanti, la cui fonte viene applicata direttamente alla superficie corporea da trattare o a breve distanza da essa).
Nei casi di tumori in stadio avanzato, nella fase post operatoria, la radioterapia e la chemioterapia hanno in genere una funzione di ausilio terapeutico.
Che cos’è la Radioterapia?
La radioterapia (detta anche terapia radiante) consiste nell’uso di radiazioni ionizzanti (raggi x, alfa, beta, gamma) per distruggere le cellule tumorali ed impedirne la proliferazione.
La radioterapia è una terapia locale, ovvero l’area trattata è solo quella interessata dalla neoplasia.
La radioterapia sostituisce talvolta la chirurgia nei casi di tumori della bocca di piccole dimensioni, mentre le neoplasie di maggiore entità vengono trattate applicando una combinazione di chirurgia e radioterapia. La radioterapia può essere somministrata prima o dopo l’intervento chirurgico.
- Nel primo caso la terapia radiante avrà lo scopo di ridurre le dimensioni del tumore e facilitarne quindi l’asportazione.
- Nel secondo caso, le radiazioni saranno erogate per distruggere le cellule tumorali residue dopo l’operazione.
Che cos’è la chemioterapia?
La chemioterapia è una terapia basata sull’impiego di sostanze chimiche e farmaci in grado di uccidere le cellule neoplastiche (tumorali). I ricercatori stanno sperimentando farmaci o combinazioni di farmaci più efficaci per il trattamento del cancro del cavo orale. Per distruggere il tumore, ed impedirne la diffusione, la ricerca si sta muovendo nell’individuare nuovi metodi di combinazione della chemioterapia con altre terapie antitumorali (ad es. la radioterapia).
Si selezionano inoltre nuovi tipi di farmaci in grado di proteggere le cellule sane dai potenziali danni provocati dalle radiazioni.
Effetti collaterali dei trattamenti antitumorali
Nei protocolli di tutti i trattamenti antitumorali, come anche in quelli per i tumori del cavo orale, si presta molta attenzione agli eventuali effetti collaterali per il paziente.
I medici pianificano il trattamento di ogni paziente in modo da ridurre al minimo gli effetti collaterali e ne osservano attentamente le reazioni, al fine di poter intervenire all’insorgere di qualsiasi problema.
Non è difficile immaginare però quanto sia difficile, per le cure antitumorali che si effettuano in questi casi, mirare alle sole cellule neoplastiche. E’ evidente che anche le cellule ed i tessuti sani potranno subire danni dando luogo ad effetti collaterali, a volte lievi, ma talora importanti. L’entità di questi effetti indesiderati dipende principalmente dal tipo di terapia, dai dosaggi somministrati e dall’area trattata. Inoltre, ogni paziente reagisce in modo diverso alle cure.
Riabilitazione
Si pone molta importanza alla fase riabilitativa di un paziente sottoposto ad un trattamento antitumorale del cavo orale. La malattia potrebbe avere alterato le normali attività fisiche e psichiche del paziente ed egli ha il diritto a riprendere al più presto la sua naturale funzionalità.
Ci sono medici specializzati che sono in grado di aiutarlo al meglio e si impegneranno per questo.
La riabilitazione potrà comprendere l’intervento di un dietista, di un chirurgo, o di un logopedista, nonché l’applicazione di una protesi dentale od altri servizi. Se un paziente mostra difficoltà a parlare o ad esprimersi dopo un trattamento antitumorale, viene generalmente richiesto il prima possibile l’intervento di un logopedista. Lo specialista effettuerà una prima visita in ospedale per pianificare la terapia ed insegnare al paziente esercizi specifici. Questi dovranno necessariamente continuare dopo il ritorno a casa del malato.
Follow up (controllo continuato nel tempo di un paziente tramite visite ed accertamenti periodici).
Il follow up è importante in tutte le malattie croniche o che possano recidivare, come i tumori.
Regolari visite di follow up sono consigliabili a chiunque sia stato sottoposto a trattamento per tumore del cavo orale. Il medico e il dentista esamineranno attentamente il paziente per verificare l’andamento del processo di guarigione ed individuare eventuali segni di recidiva. Si consiglia ai pazienti che accusano secchezza delle fauci, come effetto collaterale della radioterapia, di sottoporsi a visita odontoiatrica tre volte l’anno. I pazienti che dovessero constatare una continua perdita di peso o che segnalassero difficoltà a mangiare verranno inviati per un consulto da un Dietista.
Il sostegno ai pazienti ed ai familiari
Affrontiamo ora un delicato argomento che riguarda il sostegno psicologico ai pazienti e ai loro familiari affetti da patologie tumorali. Esistono servizi di psicologi ed assistenti sociali in grado di assicurare un supporto per chi si trova durante la malattia a riconsiderare e riprogrammare la propria vita, dal lavoro agli affetti, al tempo libero. Il paziente dovrà essere assistito ad affrontare anche i futuri problemi, come il timore di un esame specialistico, o l’ansia dei numerosi controlli di follow up.
Dovrà essere rassicurato sulla bontà ed efficacia delle terapie instaurate e della possibilità di riabilitarsi completamente e nel più breve tempo possibile. La ripresa del lavoro e delle quotidiane attività non sarà un lontano miraggio, ma il paziente si convincerà che la vittoria sul male, anche con il suo impegno e pazienza, sarà molto vicina ed assolutamente alla sua portata.
Consigli sulla prevenzione
Si consiglia di adottare uno stile di vita sano, non fumare, non consumare tabacco in alcuna forma (sigari, pipa, tabacco da masticare) e limitare il più possibile l’alcol.
Per tutti i soggetti di età superiore a 60 anni che abbiano fattori di rischio per il carcinoma orale, si consiglia l’esame del cavo orale ogni semestre eseguito da un medico o da un dentista.
La maggior parte dei medici consiglia fortemente ai propri pazienti colpiti da tumori del cavo orale di smettere l’uso di tabacco e di bevande alcoliche per ridurre il rischio di sviluppare una nuova neoplasia.