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Rapporti sessuali dolorosi: la causa più comune si chiama vulvodinia

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Una condizione spesso difficile da diagnosticare, che può avere effetti invalidanti sulla sfera sessuale e sulla vita quotidiana delle donne. L’11 novembre è la Giornata Internazionale della Vulvodinia: perché parlarne può aiutare a uscire dall’ombra.

Difficoltà durante i rapporti sessuali, dolore nel sedersi su una bicicletta, bruciore quando si indossa un jeans aderente, perfino uno slip o un assorbente interno: questi1,2 i disagi riferiti dalle donne che soffrono di vulvodinia, una sindrome caratterizzata da dolore pelvico cronico che colpisce i genitali esterni e che colpisce donne di ogni età ed etnia, in qualsiasi fase della vita riproduttiva.

“Mi fa male durante i rapporti sessuali”
“E’ come se avessi una candida ogni mese”
“Sento un bruciore costante, in tutta la zona”

Si calcola che la causa più rilevante di dolore durante il rapporto sessuale tra le donne sotto i 30 anni sia proprio la vulvodinia. Un “dolore” spesso silenzioso: una ricerca telefonica negli Stati Uniti ha rivelato che oltre la metà delle donne che riferivano disturbi riconducibili alla vulvodinia non si erano mai rivolte al medico2. Di contro, la ricerca di ascolto e di risposte può costringere la donna a rivolgersi a innumerevoli Operatori Sanitari (dal medico di base al ginecologo, all’urologo fino alla medicina alternativa) prima di trovare una diagnosi. Con un considerevole peso a livello di spesa sanitaria e con un disagio crescente che spesso obbliga la donna ad assentarsi dal lavoro per lunghi periodi, a trascurare interessi e rapporti familiari, oltre a evitare il sesso per paura di provare dolore.

Nonostante l’alta incidenza – ne soffre 1 donna su 7 nel mondo, 4 milioni solo in Italia – la vulvodinia è una patologia sotto-diagnostica, perché sconosciuta a molto medici, sostiene l’Associazione VulvodiniaPuntoInfo ONLUS, che ha istituito per l’11 novembre la Giornata Internazionale della Vulvodinia lanciando l’hashtag #VULVODYNIADAY.

Obiettivo dell’associazione e della giornata, diffondere una corretta informazione sulla vulvodinia, offrire sostegno alle donne che ne soffrono, dialogare con le Istituzioni sanitarie, sostenere la Ricerca, contribuire alla creazione di centri di cura d’eccellenza.

“It’s NOT all in your head #VULVODINIADAY” – questo il messaggio della campagna e della raccolta fondi istituita.

http://www.vulvodiniapuntoinfo.com/
https://worthwearing.org/store/vulvodinia-punto-info-onlus/it-s-not-all-in-your-head

Fonti

1. Vestibulodynia: Synergy Between Palmitoylethanolamide + Transpolydatin and Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation. Filippo Murina, Alessandra Graziottin et al American Society for Colposcopy and Cervical Pathology Journal of Lower Genital Tract Disease, Volume 17, Number 2, 2013

2. Etiology, diagnosis, and clinical management of vulvodynia. Leslie A Sadownik. International Journal of Women’s Health 2014:6 437–449