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Il Prof. Veraldi risponderà a ogni domanda sul legame tra salute della pelle e tiroideSe hai qualche perplessità su eventuali campanelli d’allarme relativi a manifestazioni cutanee, non esitare a scrivere, ti risponderà nel più breve tempo possibile.
Quando la salute della pelle è un campanello d’allarme per la tiroide
Vediamo con il Prof. Stefano Veraldi di capire quali sono i rapporti tra pelle e tiroide, sottolineando che tra malattie tiroidee e manifestazioni cutanee esiste spesso una relazione e che alcuni campanelli d’allarme possono a volte rappresentare la spia di un ipotiroidismo cronico, magari non ben controllato dal punto di vista farmacologico con la terapia sostitutiva a base di levotiroxina.
Gli effetti esercitati sulla cute da un malfunzionamento della tiroide non sono ancora del tutto spiegati, considerato che sulla nostra pelle non sono presenti recettori specifici per gli ormoni tiroidei, ma è comunque dimostrato che corretti livelli di questi ultimi nel sangue (T3 in particolare), sono in grado di preservare le principali funzioni cutanee, come il consumo di ossigeno, la crescita dei peli, la sintesi delle proteine, la secrezione sebacea, ecc.
L’azione degli ormoni tiroidei sulla pelle potrebbe anche dipendere da cause indirette, come ad esempio la vasodilatazione e la dispersione di calore, ma in ogni caso è importante rivolgersi a uno specialista per valutare se eventuali alterazioni della cute possano essere sintomi di qualcosa che non va con la tiroide.
Il problema più tipico determinato dalla tiroide (specificamente dall’ipotiroidismo) a livello dermatologico è in ogni caso il cosiddetto mixedema, cioè un edema della zona sottocutanea, con ritenzione idrica e ispessimento dei tessuti, che porta la pelle a diventare pallida e giallastra a causa dell’alterazione della funzionalità delle ghiandole sebacee e sudoripare.
Allo stesso tempo i capelli appaiono più radi, sottili e fragili, così come i peli pubici e ascellari, e le unghie diventano fragili e crescono più lentamente.
Seborrea
Nel caso dell’ipotiroidismo in particolare si può osservare una pelle intensamente seborroica, grassa e untuosa, soprattutto in certe aree come il volto, il cuoio capelluto, le spalle, la porzione superiore del torace e del dorso.
La pelle inoltre perde il suo caratteristico colorito roseo, acquistando una tonalità cerea, grigio-giallastra. Queste manifestazioni risultano solitamente tardive, e possono rappresentare la spia di un ipotiroidismo cronico, magari non ben controllato dal punto di vista farmacologico.
Vitiligine
Altre malattie della pelle risultano tipicamente – anche se non frequentemente – associate alle malattie della tiroide. Ad esempio la vitiligine, caratterizzata dalla comparsa più o meno acuta di chiazze ipocromiche, cioè senza colore. I melanociti, ovvero le cellule che conferiscono alla nostra pelle il suo caratteristico colore, vengono in questo caso distrutti da un infiltrato di globuli bianchi, i leucociti, attirati a livello dell’epidermide.
Esistono molte forme di vitiligine: da quelle localizzate, caratterizzate da un’unica lesione, a quelle più diffuse ed estese che possono anche colpire le palpebre, l’area intorno alla bocca, il dorso delle mani, i gomiti, le ginocchia, gli organi genitali e il dorso dei piedi. Il 5% circa dei pazienti con vitiligine estesa presenta alterazioni tiroidee, sia ipotiroidismo, sia ipertiroidismo.
Alopecia
Una malattia che presenta un’indubbia associazione pelle-tiroide è l’alopecia areata. Nei soggetti colpiti, un’area pilifera del corpo di dimensione variabile, comincia a perdere peli più o meno velocemente. La forma localizzata, caratterizzata da una singola area priva di peli o di capelli, è molto frequente, e di solito guarisce spontaneamente. Più importante invece, soprattutto da un punto di vista psicologico per il paziente, è la forma totale, nella quale si verifica la caduta di tutti i capelli; in questo caso ci può essere l’associazione con una malattia della tiroide.
La forma più grave è infine l’alopecia detta universale, nella quale tutti i peli del corpo cadono. Sia la forma totale sia la forma universale sono di difficile trattamento: i corticosteroidi sistemici sono d’aiuto, ma se la causa è un’alterazione tiroidea, allora il trattamento con levotiroxina può risolvere il problema.
Acne
Una insufficiente funzionalità tiroidea può determinare la comparsa di brufoli e acne; per quanto riguarda l’iperseborrea, non esistono farmaci specifici veramente efficaci, con la parziale eccezione dei derivati della vitamina A utilizzati nell’acne grave, dall’utilizzo marginale nei pazienti ipotiroidei con pelle seborroica.
Generalmente però l’aspetto della cute migliora spontaneamente quando l’ipotiroidismo viene controllato farmacologicamente con la terapia ormonale sostitutiva. Solitamente per la scomparsa delle manifestazioni cutanee è necessario un periodo compreso fra le 3 e le 6 settimane.
Ultimo aggiornamento 18/02/2016