La tiroide è al centro del nostro benessere. Non è solo un modo di dire, perché questa ghiandola svolge un ruolo fondamentale in moltissimi processi fisiologici, e un suo malfunzionamento può davvero avere ripercussioni fortemente negative su tutto l’organismo.
Dalla prevenzione alle patologie, dai sintomi alle terapie di ultima generazione, scopri in 10 domande cardine tutto quello che devi sapere sulla tiroide.
Cos’è la tiroide?
La tiroide è una ghiandola endocrina lunga circa 5-8 cm e larga 3-4, situata nella parte anteriore del collo – più o meno all’altezza della quinta vertebra cervicale – e dalla tipica forma a farfalla, con due lobi uniti da un istmo.
A cosa serve la tiroide?
La funzione della tiroide è quella di sintetizzare due ormoni chiamati T4 e T3 (tiroxina e triiodotironina), fondamentali nel controllo di quasi tutti i processi corporei:
- nel metabolismo,
- nei processi di crescita e sviluppo cerebrale,
- nella funzionalità del sistema nervoso,
- nella funzionalità del sistema cardiovascolare e
- nella funzionalità del sistema riproduttivo.
La produzione di T4 e T3 viene regolata dal TSH, un ormone secreto dall’ipofisi.
C’è un legame tra tiroide e gravidanza?
Il buon funzionamento della tiroide è fondamentale sia per la fertilità femminile sia per la salute del bambino durante la gravidanza.
Gli ormoni tiroidei nella donna regolano infatti i meccanismi del concepimento e dell’impianto dell’embrione, e sono fondamentali per lo sviluppo cerebrale del feto, che non è ancora in grado di produrli autonomamente.
Durante la gravidanza è quindi necessario un aumento dell’apporto di iodio per supportare il maggiore sforzo compiuto dalla tiroide della madre.
Cosa succede quando la tiroide non funziona bene?
Poiché la tiroide interviene nel buon funzionamento di quasi tutti i nostri organi, i segnali di una sua eventuale disfunzione sono normalmente aspecifici, con sintomi di natura molto diversa tra loro. Una patologia tiroidea (ipotiroidismo o ipertiroidismo) si può manifestare ad esempio con debolezza, alterazioni della memoria, intolleranza a caldo e freddo, disturbi intestinali, secchezza della pelle, variazioni di peso.
Quali controlli fare per la tiroide?
L’esame più efficace a disposizione per analizzare la funzionalità della tiroide è il dosaggio del TSH, attraverso un semplice prelievo del sangue.
Generalmente, a livelli bassi di TSH corrisponde un eccesso di funzionamento della tiroide, ovvero ipertiroidismo; viceversa valori elevati di TSH possono indicare una forma di ipotiroidismo.
In caso di valori non corretti dei test di laboratorio, lo Specialista potrà valutare di approfondire la valutazione mediante alcuni esami strumentali, tra cui l’ecografia.
Che differenza c’è tra ipotiroidismo e ipertiroidismo?
L’ipotiroidismo è una patologia causata da un’insufficienza funzionale della tiroide, in cui la ghiandola non è in grado di sintetizzare una quantità di ormoni tiroidei T3 e T4 adeguata al fabbisogno dell’organismo. Viceversa, l’ipertiroidismo è caratterizzato da una eccessiva produzione di ormoni da parte della tiroide.
Cosa aiuta a prevenire le patologie tiroidee?
Lo iodio è un elemento essenziale al buon funzionamento della tiroide, ed è in grado di prevenirne eventuali alterazioni. Va assunto attraverso la dieta e l’integrazione: per una adeguata iodioprofilassi è sufficiente un consumo di sale iodato pari a 3-5 g al giorno. Anche il selenio è un micronutriente importante per la salute della tiroide, da assumere sempre attraverso l’alimentazione e l’impiego di appositi integratori.
Si può guarire dall’ipotiroidismo?
L’ipotiroidismo è una patologia cronica e irreversibile, e i pazienti dovranno seguire per tutta la vita una terapia ormonale sostitutiva a base di levotiroxina (ormone sintetico della tiroide “L-T4”), per sopperire all’insufficienza di sintesi ormonale da parte della ghiandola.
Seguendo con precisione e continuità il dosaggio e le raccomandazioni di utilizzo fornite dal medico curante, sarà comunque possibile conservare un’ottima qualità di vita.
Qual è la terapia più efficace?
Secondo le raccomandazioni dell’American Thyroid Association (ATA)1 sul trattamento dell’ipotiroidismo, la levo-tiroxina (L-T4) costituisce la terapia ormonale sostitutiva di prima scelta per questa patologia.
Attualmente esistono in commercio diverse formulazioni di levotiroxina (compresse, capsule molli, soluzione orale). Sarà il medico specialista (endocrinologo) che stabilirà il dosaggio e la forma farmaceutica più adatta in base ad età, peso e livello di assorbimento del farmaco, sulla base di misurazioni periodiche del livello di TSH nel sangue.
Fonte: Le raccomandazioni dell’American Thyroid Association (ATA)
Si può vivere senza tiroide?
Seguendo diligentemente la terapia e le indicazioni di somministrazione fornite dal medico, i pazienti oggi riescono a vivere in modo del tutto normale pur in assenza della tiroide. In ogni caso, l’evoluzione della chirurgia tiroidea tende oggi a privilegiare un approccio più conservativo, rispetto alla totale asportazione dell’organo (tiroidectomia), in presenza di malattie tipo tumori o noduli tiroidei.