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Estate senza cistite: i consigli dell’Urologo

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L’arrivo dell’estate è sempre un momento critico per la cistite e per tutte le infezioni dell’apparato urogenitale, vediamo con gli esperti cosa è opportuno fare, quali abitudini adottare e dove trovare l’aiuto più adatto anche tra gli integratori oggi disponibili.

Estate uguale cistite, per la maggior parte delle donne, e questo accade perché il caldo provoca una concentrazione maggiore delle urine ed è quindi più facile che si verifichi una contaminazione batterica.

Spesso si pensa solo (e subito) all’antibiotico, che seppure eliminando l’infezione, non agisce sul ripristino delle pareti interne della vescica, l’urotelio, il tessuto dove si verifica il danno e risiede “l’origine” del dolore e del fastidio tipico della cistite. In questi casi la terapia “fai da te” con l’assunzione di antibiotici è una forte tentazione – soprattutto quando si è in vacanza, senza la possibilità di rivolgersi al proprio medico – ma questa è spesso una scelta errata.

Come spiega la Dott.ssa Debora Marchiori, Specialista in Urologia (Villa Erbosa – Gruppo Ospedaliero San Donato di Bologna), il più delle volte infatti l’antibiotico all’inizio sembra funzionare, ma poi determina delle ricorrenze, e la paziente accusa di nuovo gli stessi sintomi.

La ragione sta nel fatto che i batteri responsabili della cistite vanno a intaccare lo strato protettivo (urotelio) che impermeabilizza la vescica, esponendo le fibre nervose e i vasi della sottomucosa al contatto con le urine, la cui acidità provoca la reazione infiammatoria dolorosa tipica della cistite.

Eliminare i batteri – come fa l’antibiotico – senza ripristinare questa barriera difensiva e spegnere allo stesso tempo l’infiammazione è inutile, perché quasi certamente il problema si ripresenterà a breve.

Da qui l’importanza di impiegare una strategia terapeutica combinata che agisca sul doppio fronte della ricostruzione dei tessuti uroteliali e della riduzione dello stato infiammatorio. Una duplice azione svolta oggi efficacemente da un innovativo integratore in capsule molli, in grado di ridurre i sintomi attraverso il ripristino delle condizioni fisiologiche della vescica.

 


Soprattutto d’estate uno stile di vita corretto può in ogni caso essere di grande aiuto nel prevenire la comparsa o il ritorno dei sintomi e, come ricorda la Prof.ssa Elisabetta Costantini, Specialista in Urologia ed in Ostetricia e Ginecologia (Università degli Studi di Perugia), spesso bastano semplici accorgimenti per scongiurare l’infiammazione

 

Acqua, dieta e igiene: le 3 regole d’oro

 

Prima di tutto è necessario bere molto durante tutto l’arco della giornata, per diluire la concentrazione delle urine, ma bisogna anche seguire una dieta leggera, evitando cibi piccanti e alcol e consumando molta frutta e verdura, che contengono elevate quantità di acqua e fibre, in grado di favorire l’idratazione e di regolare le funzioni intestinali.

La stipsi infatti è una delle prime cause di cistite, in quanto i batteri possono migrare facilmente dall’apparato intestinale a quello genitale, risalendo in vescica dall’uretra, il canale di fuoriuscita delle urine che nelle donne è molto breve.

La conformazione anatomica femminile rende necessaria con il caldo anche un’igiene particolarmente attenta, ma non eccessiva: vanno utilizzati detergenti delicati un paio di volte al giorno, sempre facendo molta attenzione ad asciugarsi bene, per evitare l’umidità nella zona genitale, che può favorire lo sviluppo batterico. Per la stessa ragione meglio non tenere indosso a lungo il costume bagnato e non sedersi direttamente sulla sabbia.

Infine, un consiglio prezioso, seppure non legato a evidenze in letteratura, riguarda il sesso. È normale che durante il rapporto i batteri presenti nell’area genitale tendano a risalire verso la vescica, ma ciò non è di per sé sufficiente a causare l’infezione. Per provocare i sintomi essi devono aderire alle pareti vescicali, ed è per questo che sarebbe buona norma urinare sempre dopo un rapporto, così da favorirne la fuoriuscita attraverso la minzione.

 

Guarda la videointervista alla Prof.ssa Costantini

 

Ultimo aggiornamento 20/07/2016